Tra gli sport invernali più affascinanti ma decisamente molto impegnativi che richiedono allenamento ed esperienza, c’è l’ice climbing, l’arrampicata sul ghiaccio, solitamente cascate di acqua gelata che, da dicembre a febbraio-marzo (dipende dal luogo e dalle condizioni meteo) offrono pareti da scalare di gran lunga suggestive. E’ una pratica altamente adrenalinica ma nel contempo si può praticare in tutta sicurezza grazie alle escursioni guidate. E’ necessaria una preparazione di base almeno dell’alpinismo su roccia, anche se a differenza dell’arrampicata sulla montagna, il ghiaccio è mutevole e può cambiare consistenza nel corso della giornata. Quando il ghiaccio è secco per le temperature particolarmente rigide, per esempio, la parete può essere molto insidiosa perché friabile. L’esperienza è di vitale importanza: una colata di ghiaccio è priva infatti di soste e protezioni, a differenza di una parete rocciosa dove i luoghi per riposarsi o per aggrapparsi sono evidenti.
L’arrampicata sul ghiaccio è considerato uno sport estremo: ma anche gli amatori, supportati da guide esperte – e grazie alla tecnologia delle attrezzature moderne -, possono divertirsi ad “aggredire” piccole porzioni di ghiacciaio.
In molte località turistiche delle Alpi esistono veri e propri corsi di uno o due giorni in cui si insegna l’uso della corda su cascata di ghiaccio (modo di legarsi, i sistemi di sicurezza, la progressione in cordata…) e le tecniche di base per l’uso di picozze e ramponi.
Le più belle cascate di ghiaccio della Valle d’Aosta sono sicuramente a Courmayeur, località nota per il turismo e per le piste olimpiche, ma che offre occasioni per praticare nuovi sport invernali in tutta sicurezza.
I Serrai di Sottoguda sono probabilmente la più conosciuta e frequentata zona di cascate di Ghiaccio delle Dolomiti venete. La notorietà è dovuta sicuramente alla facilità di accesso e alla bellezza della valle, con salti collegati tra loro che le rendono esteticamente suggestive.
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Dry Tooling
Il dry-tooling è una tecnica mista derivata dai due tipi di arrampicata, su misto di roccia e ghiaccio. Lo scalatore in pratica utilizza le tecniche dell’alpinismo utilizzando l’attrezzatura per il ghiaccio. Si usano piccozze e ramponi, che vengono agganciati sugli appigli o incastri nelle fessure della parete.
Il dry-tooling può essere applicato anche solo a una parte di una scalata su ghiaccio o misto, quando la neve e il ghiaccio vengono a mancare e si procede con la stessa attrezzatura sulla roccia.
Foto Nomadic Entrepreneur