I rifugi di montagna si stanno adattando ad ospitare anche i bambini, proprio per accogliere il maggior numero di appassionati… anche con prole al seguito. Non sono certo grand hotel, lo stile spartano e rustico rimane, certo, ma le piccole attenzioni per i bambini fanno si che l’intera famiglia possa godere delle bellezze naturalistiche senza distinzioni di età. In Val di Susa il rifugio Levi-Molinari a 1849 metri, in Grange della Valle è uno di questi.
Ma ci sono anche sentieri, passeggiate ed escursioni pensate per i più piccoli. vanno bene anche per gli adulti che non vogliono affaticarsi o sono in montagna solo per fare due passi. alcuni percorsi sono stati studiati addirittura per il transito dei passeggini. Un po’ troppo? Bisogna comunque pensare che si tratta di sterrati e mulattiere, sentieri di terra battuta dove il passeggino è previsto proprio per le emergenze…
A Vipiteno un percorso per bambini in val Ridanna ha il suo inizio da Masseria, zona miniera. Si va verso Baita Aglsbodenalm dove si può trascorrere una domenica a pesca di trote. In provincia di Lecco, oltre quota mille, in un’ora e mezza di escursione facile su asfalto e sterrato tutta la famiglia compresi i bebé nel passeggino, possono raggiungere il rifugi SEV. Meglio se d’inverno, il paesaggio è decisamente più suggestivo. Da Valbrona si imbocca via Ziniga (anche in auto), fino alla fine della strada viabile, fino alla fine dell’asfalto. Dopodiché inizia lo sterrato in mezzo ai boschi fino al rifugio, da cui si vedono le cime del Triangolo Lariano e persino il Lago di Como. In Engadina (Svizzera), un altro tratto per famiglie è quello del Passo del Maloja fino al Lago di Cavloc, come pure la ciaspolata invernale sulle Alpi di Sondrio da Chiesa Valmalenco fino al Lago Palù (punto di appannaggio, il Rifugio Palù), passando dalla frazione San Giuseppe, a due passi dagli impianti di risalita. Non è neppure molto impegnativo il giro a piedi (consigliato in inverno) sul Monte San Vigilio (Bolzano) con partenza dalla Stazione a Monte della funivia da Lana, fino alla chiesetta sul monte. Il ritorno è possibile farlo in slittino o bob (noleggiabile presso l’albergo vicino).
Per passeggiare con i bambini bisogna sapere che quando dicono di essere stanchi, semplicemente sono solo annoiati. E che un paesaggio, seppur bellissimo, potrebbe non dire nulla. Meglio parlare di gnomi, folletti o descrivere gli animali dei boschi, magari usando esempi dei cartoni animati conosciuti o delle favole più note. Per renderli partecipi dell’escursione preparate uno zainetto che porterà come un piccolo avventuriero, e lasciate che raccolga sassi, foglie, rami (non fiori, solitamente protetti) utili per stimolare la sua fantasia.
Foto Ritten_Renon