Ciaspole per tutti i gusti: modelli e usi sulla neve

ciaspole

In una settimana bianca capita di voler solo passeggiare tra le bellezze innevate o lasciare per un giorno le discese spericolate per momenti decisamente più “slow”. Chiamatele ciaspole o racchette da neve, una escursione con ai piedi queste “pinne” da montagna fa sempre piacere, anche se non siete capaci a sciare. Si può ascoltare il silenzio del bosco, seguire le orme degli animali e lasciarsi rapire dalle camminate panoramiche. Ogni comprensorio ha percorsi sicuri ben tracciati e negozi dove si possono affittare le ciaspole più utili.

Un tempo le racchette da neve rappresentavano per la gente di montagna l’unico modo per spostarsi in inverno, quando le nevicate erano abbondanti. Ma dai metodi utilizzati da nonno di Heidi ad oggi, le racchette sono cambiate molto, di forma, e soprattutto nel materiale.

Il principio delle racchette da neve è semplice: la superficie calpestata aumenta, così si galleggia sulla neve, o almeno non si sprofonda di molto. La camminata – seppur sempre di trekking in montagna si tratta – è più facile e alla portata di tutti.
Il nome “ciaspole” è un termine del ladino della Val di Non, ma ormai è entrato nel linguaggio comune per indicare gli attrezzi in questione.

Come si usano

Le racchette da neve si indossano direttamente sulle scarpe, come delle suole giganti (ci sarà quindi la destra e la sinistra). La fibbia di chiusura deve sempre trovarsi all’esterno. Il piede deve trovarsi al centro della ciaspola, incastrato sotto la punta. Le racchette moderne hanno attacchi automatici, come negli sci o come i ramponi, ma servono scarponi appositi che si incastrino negli alloggiamenti.

I tipi di ciaspole

Fagiolo:  sono quelle classiche, utilizzate fin dagli antichi uomini che abitavano le grotte. Si chiamano così per la forma  vagamente a legume. Servono legno, pelli e corde per confezionarne un paio, anche se ora il telaio perimetrale è fatto di plastica. Sono molto leggere ma anche poco comode perché senza snodi. Si usano su terreni con poca pendenza o per qualche ciaspolata particolarmente folkloristica.

Canadesi: Sono molto grandi (quindi più ingombranti), hanno una forma ovale con una punta in fondo. Ricorda la forma di una foglia. Anticamente anche queste erano realizzate con materiali naturali e intrecciate con cordini, ma ciaspole canadesi del genere si trovano solo nei musei etnografici. Quelle di oggi sono di materiale sintetico, con snodo  e attacchi per gli scarponi. Vengono utilizzate anche per la corsa con le racchette. Con queste è molto difficile sprofondare.

Moderne: Sono la sintesi tra le due paia: non troppo lunghe, ma non troppo scomode. Sono le racchette più usate per il compromesso tra leggerezza, costo e ingombro. Sono dotate di ramponcino anteriore per fare più presa su pendii ripidi.

Foto aadm