Alla conquista dell’Himalaya, sulla Montagna dello Spirito

E’ ormai tutto pronto per una nuova impresa dei nostri alpinisti sulle montagne del Nepal. Il 30 agosto partirà . L’obiettivo: conquistare la “Montagna dello Spirito”, il Manaslu (Nepal), che con i suoi 8163 metri rappresenta l’ottava vetta più alta del pianeta. La spedizione alpinistica Liguri-Apuani Manaslu 2013 vede impegnato un team di alpinisti liguri-apuani che, per la prima volta, tenterà di raggiungere una cima superiore agli 8000 metri. La spedizione è stata presentata nella mattinata di venerdì 2 agosto, nella sede della Regione Liguria alla presenza degli assessori regionali al Turismo Angelo Berlangieri e all’Ambiente Renata Briano.

Protagonisti dell’impresa alcuni dei migliori alpinisti del territorio tra Liguria e Toscana, che uniranno le proprie forze per affrontare l’impegnativa ascesa alla vetta himalayana, in stile alpino cioè, senza l’ausilio di bombole d’ossigeno e portatori d’alta quota.

La spedizione vede unite realtà legate alla montagna delle due regioni confinanti: 10 Comuni (Carrara, Massa, Genova, La Spezia, Pontremoli, Zeri, Bagnone, Follo, Fivizzano, Portovenere), l’Unione dei Comuni della Lunigiana, le Province di Massa Carrara e La Spezia, le Regioni Liguria e Toscana, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e quello dell’Appennino Tosco Emiliano, il Parco Regionale di Monte Marcello Magra e quello delle Alpi Apuane, il Corpo Forestale dello Stato.

Organizzata dal Consorzio Il Cigno, dalle sezioni del CAI delle province della Spezia e di Massa Carrara, dal Cai Liguria sezione di Bolzaneto, la spedizione ha la preziosa collaborazione dell’Esercito Italiano 9° Rgt. Col Moschin e si svilupperà, per un totale di 45 giorni, nei mesi di settembre e ottobre 2013, in concomitanza col 150o anniversario del Club Alpino Italiano.

La squadra ricalcherà le orme della prima salita alla cima, avvenuta nel 1956, sulla via dei Giapponesi, utilizzando quattro campi intermedi, oltre al campo base posto a quota 4850 metri, situato sulla morena del ghiacciao Manaslu, ai piedi della parete nord-est.

«Nei mesi scorsi e per i prossimi giorni – spiega Fabrizio Molignoni, capo-spedizione – in vista della partenza abbiamo organizzato un calendario denso di appuntamenti che, fra la proiezione di filmati e immagini, conferenze e testimonianze faccia conoscere al pubblico degli appassionati di montagna e a tutti i liguri-apuani in generale la nostra spedizione e i suoi protagonisti. Abbiamo sentito l’esigenza di promuovere i valori di quest’impresa che, oltre ai contenuti strettamente tecnici e alpinistici, racchiude i valori profondi del rispetto dell’ambiente, dell’amore delle nostre montagne e delle nostre regioni, il desiderio innato in ogni essere umano di mettersi alla prova, di superarsi e di spingere un passo avanti i propri limiti, in una sfida continua di crescita interiore».

Oltre alle tante presentazioni nelle sedi Cai-Club alpino italiano sparse tra Liguria e Toscana, i protagonisti della spedizione, al proprio ritorno dal Manaslu, inizieranno un tour didattico nelle scuole dei Comuni patrocinanti per trasmettere il rispetto e i valori dell’ambiente, specie degli ecosistemi ancora incontaminati, ai bambini e ai ragazzi, gli adulti del domani.

La spedizione è anche l’occasione per un’operazione di marketing territoriale sui generis. «Porteremo i prodotti locali delle nostre due regioni oltre quota 4mila metri e li faremo conoscere agli altri componenti delle varie spedizioni internazionali che saranno presenti nel campo base del Manaslu, anticipando il tema cibo-natura-uomo al centro di Expo 2015 – spiega Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord e unico componente genovese della spedizione – La sfida nella sfida sarà cucinare i testaroli al pesto, il piatto che unisce idealmente la tradizione culinaria ligure-apuana, a quota 8mila metri, magari festeggiando la conquista della vetta».

A dare un originale taglio artistico e antropologico alla spedizione saranno i disegni e gli scritti dello scultore carrarese Paolo Cavallo, profondo conoscitore delle tradizioni delle millenarie civiltà buddiste-induiste, a raccontare le esperienze e le emozioni vissute in prima persona durante il viaggio e l’incontro con la cultura delle popolazioni che vivono nel Parco Nazionale del Monte Manaslu.

Infine, per la cifra di 5 euro si può acquistare una cartolina che verrà poi spedita, direttamente dagli alpinisti e dal luogo dell’avventura, a chi ha deciso di contribuire alla spedizione. «Dal momento che la nostra è una spedizione autofinanziata – afferma Lorenzo Ratti, componente della spedizione – vorremmo che chi ha deciso di sostenerci possa avere un souvenir molto speciale da conservare a casa propria un pezzettino delle emozioni di questa grande impresa».

Grazie alle donazioni degli appassionati che sostengono l’impresa e dei componenti stessi della spedizione, sarà consegnato materiale didattico ai bambini di una scuola di un villaggio nepalese.

Foto biranbig