Le Olimpiadi invernali in Russia rischiano di essere macchiate dalla minaccia terroristica. Un pericolo ritenuto concreto e per cui gli organizzatori stanno cercando di correre ai ripari. Alcuni gruppi di guerriglieri ceceni hanno deciso di boicottare, anzi, di spargere terrore ai Giochi Olimpici di Sochi 2014, progettando atti di violenza che potrebbero pregiudicare l’evento internazionale. Le Olimpiadi per la Russia rappresentano un grande volano turistico, oltre che politico. Sarebbe la dimostrazione – di facciata o concreta – che nel grande stato eurasiatico tutto funziona bene. L’ultima volta che le olimpiadi si svolsero in Russia correva l’anno 1980 (a Mosca).
I Giochi Olimpici di Sochi potrebbero passare alla storia per essere quelli più cari nella storia dello sport moderno. La Russia ha stanziato più di 51 miliardi di dollari. La Cina si fermò dieci in meno, mentre per quelle estive di Londra si spesero 35 miliardi circa. Gli investimenti maggiori sono nelle infrastrutture. Il Parco olimpico sul Mar Nero vuole essere un grande centro sportivo di richiamo internazionale anche dopo la fine delle gare. Un’impresa che a molte città non è riuscita. Verranno costruiti palazzetti dello sport per l’hockey su ghiaccio e per il pattinaggio, capaci di contenere fino a 120 mila spettatori. Lo stadio olimpico avrà una capienza record di 400 mila persone. Alcune gare verranno però disputate nella stazione sciistica di Krasnaja Poljana. L’apertura dei Giochi è prevista per il 7 febbraio 2014, mentre la cerimonia conclusiva è decisa per il 23 febbraio 2014.
A guastare la festa ci ha pensato l’emiro Doku Umarov che ha deciso di dichiarare apertamente guerra a Vladimir Putin. Il capo dei terroristi ceceni esce allo scoperto in un video dimostrando di essere ancora vivo e vegeto, parlando nel videomessaggio girato in un nascondiglio segreto, in mezzo alle foreste del Caucaso. Dice apertamente che questi Giochi non devono svolgersi, facendo intendere che i terroristi ceceni faranno il possibile per rovinare tutto.
Il portabandiera olimpico italiano Giorgio Di Centa si è detto molto preoccupato per le notizie che si stanno diffondendo in questi giorni. Il pericolo è reale, dice, e la speranza è una sola: c’è ancora tempo per mediare. speriamo ci si riesca. “Lo spirito olimpico deve unire, non dividere“, commenta il campione di sci di fondo, medaglia d’oro a Torino 2006 a Pragelato (50 km e staffetta 4×1000).
Le Olimpiadi invernali di Sochi 2014 prevedono un centinaio di gare, suddivise per 15 specialità: biathlon, bob, combinata nordica, curling, freestyle, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità, salto con gli sci, sci alpino, sci di fondo, short track, skeleton, slittino, snowboard.
Foto da www.sochi2014.com